Filosofia SYMPHO

A volte, per iniziare a giocare, bisogna riscrivere le regole.

La proporzionalità tra le dimensioni dell’evento sonoro e le risorse impiegate per riprodurlo è intuitivamente il punto di partenza per lo sviluppo di un sistema capace e funzionale. In altre parole, da un piccolo altoparlante non si può pretendere che venga riprodotto in maniera credibile il messaggio musicale originato da una grande orchestra.
Più il segnale musicale è ricco e complesso, più i limiti di un sistema si evidenziano.

E se invece utilizzassimo più sistemi contemporaneamente, cosa ne sarebbe di quei limiti?

Sarebbe come mettere in campo diverse decine o centinaia di giocatori, anziché i soliti undici.
Ogni giocatore potrebbe svolgere il suo ruolo specifico, basterebbe istruirlo. Ogni ruolo sarebbe parte di una grande squadra.
Ogni trasduttore potrebbe svolgere un lavoro piccolo. Così piccolo da diventare leggero e semplice. Un lavoro ben fatto.
Ed ecco che, per quanto grande sia una massa sonora, una massa orchestrale, Sympho ne elabora il segnale e lo materializza nell’aria davanti all’ascoltatore, davanti a voi.

Sympho, non un semplice sistema ma una squadra di più elementi sinergici.